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Cosenza entra nel circuito Global Greening promosso da Tourism Ireland

Fontane di Via Arabia a CosenzaLa città di Cosenza, al pari di Roma, Orvieto e Pisa, quest’anno farà parte del circuito Global Greening, promosso da Tourism Ireland e che, come da tradizione, nel giorno di San Patrizio, Santo patrono dell’Irlanda, farà colorare di verde i principali monumenti di moltissime città in tutto il mondo. Tanto per citarne alcune, nella notte tra il 16 e il 17 marzo si illumineranno di verde, per la prima volta, il One World Trade Center di New York, City Hall e Heron Tower a Londra, Plaça de Catalunya a Barcellona e Matsue Castle in Giappone. A Cosenza i luoghi prescelti sono il teatro “Alfonso Rendano”, il Castello normanno-svevo, Palazzo dei Bruzi e le Fontane di via Arabia. San Patrizio, al secolo Maewyin Succat, è stato un vescovo e missionario irlandese di origini scozzesi. Viene ricordato ogni anno il giorno della sua morte, avvenuta il 17 marzo 461. A San Patrizio sono legate alcune leggende molto famose come, ad esempio, quella del pozzo senza fondo da cui si aprivano le porte del Purgatorio, il celebre pozzo di San Patrizio per l’appunto. Molto nota è anche la leggenda del trifoglio, erbetta usata per spiegare ai fedeli irlandesi il mistero della Trinità e la mitica cacciata dei serpenti, forse la più famosa delle leggende legate a questo Santo. Secondo la tradizione, in Irlanda non ci sarebbero più serpenti da quando San Patrizio li cacciò in mare. Questa leggenda è connessa a quella della montagna sacra irlandese, Croagh Patrick, sulla quale il Santo avrebbe trascorso quaranta giorni, gettando alla fine una campana dalla sommità del monte nell’attuale Baia di Clew per scacciare i serpenti e le impurità, formando le isole che la contraddistinguono.

Per prenotare una camera in corrispondenza del Global Greening presso il B&B Night & Day di Cosenza

Telefona al 327 85 17 000

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Notre Dame de Paris allo stadio San Vito Marulla di Cosenza

Notre Dame de Paris a CosenzaNotre Dame de Paris, opera celeberrima di Victor Hugo, sarà di scena a Cosenza, presso lo Stadio San Vito Marulla, dal 23 al 25 giugno 2017. Il capolavoro teatrale di cui Luc Plamondon ha scritto libretto e liriche con le meravigliose musiche realizzate da Riccardo Cocciante, dopo aver girato in lungo e in largo tutto il globo terrestre, approderà in riva al Crati, nella versione italiana curata da Pasquale Panella, per quello che, senza ombra di dubbio, si appresta ad essere l’evento più atteso dell’anno da parte di tutti gli appassionati. Il colossal, dopo una lunga pausa coincisa con la chiusura del decennale della messa in scena all’Arena di Verona nel 2012, riprendeil suo cammino itinerante e, fino al mese di settembre delizierà tutti coloro i quali avranno la fortuna di poter assistere dal vivo all’esibizione di 5 dei 7 attori del cast originale che, nel lontano 2002 diede la stura a questo meraviglioso spettacolo. Notre Dame de Paris è un’opera teatrale in due atti che, in estrema sintesi, racconta la storia del “Gobbo di Notre Dame” Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre Dame e del suo amore tanto impossibile quanto tragico per Esmeralda, una bella gitana. Un amore condannato dall’ingiustizia e dall’ipocrisia.

TRAMA

Parigi, Epifania del 1482: in città sono giunti degli zingari di origine franco-spagnola che hanno occupato una vasta zona periferica che viene chiamata la “Corte dei miracoli”. Capo del gruppo è Clopin Trouillefou, di professione ladro e assassino. Gli zingari mantengono un’impressione di legalità grazie agli spettacoli di magia allestiti per la popolazione, ma in realtà i loro veri guardagni provengono da furti e omicidi. L’unica a distanziarsi da queste usanze è una bellissima zingara di nome Esmeralda, che danza sulla piazza di Notre-Dame accompagnata da una capretta di nome Djali. Altro protagonista delle vicende è il gobbo Quasimodo, un giovane deforme di origine zingara; egli è il campanaro della cattedrale, tanto che è divenuto sordo (e, di conseguenza, muto) per l’incessante rumore cui è esposto. A causa del suo aspetto ripugnante, Quasimodo è disprezzato da tutti, e vive appollaiato sui gargoyles della cattedrale. L’unica persona con cui Quasimodo ha rapporti è l’arcidiacono, Monsignor Claude Frollo, l’uomo che l’ha accolto e cresciuto dopo che i suoi genitori l’hanno abbandonato a quattro anni a causa della sua deformità. In virtù di tale caratteristica, Quasimodo è pure eltto “Papa dei folli” dagli zingari.
Frollo, nonostante la sua carica ecclesiastica e nonostante nell’intimo detesti gli zingari, si innamora follemente di Esmeralda, tanto da ordinare a Quasimodo, suo fedele servitore, di rapire la ragazza. Il  piano viene però mandato all’aria da Phoebus de Châteaupers, capitano delle guardie, di cui Esmeralda si innamora a prima vista. Pur provando un forte sentimento per Phoebus, Esmeralda si lega a Pierre Gringoire, un poeta parigino che rischia l’impiccagione dopo essersi introdotto nel campo degli zingari. Per salvarlo dalla pena capitale, decisa dallo spietato Clopin, la protagonista sposa Pierre, pur senza nutrire reali sentimenti per lui. Come punizione per il suo gesto, Quasimodo viene invece fustigato e messo alla gogna in pubblico; la scena induce Esmeralda alla pietà e a portare un po’ d’acqua al povero Quasimodo, che si innamora di lei.
Phoebus, in seguito agli eventi, decide di conquistare Esmeralda, più attratto dalle sue fattezze che per sincero amore; egli dunque approfitta dei sentimenti della ragazza dandole appuntamento in una locanda di dubbia moralità dove, a insaputa di Esmeralda, si nasconde Frollo, che si è messo d’accordo con la guardia per poter osservare l’incontro. Travolto dalla gelosia, Frollo esce dal suo nascondiglio in un armadio appena prima che Esmeralda ceda alle avances di Phoebus, e lo pugnala alle spalle. Frollo poi fugge, abbandonando Esmeralda col corpo della guardia, apparentemente morta; la zingara, che non ha visto in viso l’arcidiacono, è quindi arrestata con l’accusa di omicidio e di stregoneria, dato che la locandiera afferma di aver visto entrare nella stanza tre persone (e non due, come risulta dopo la fuga di Frollo), di cui una quindi doveva essere il Diavolo in persona. Frollo partecipa al processo religioso contro la zingara senza scagionarla, e la situazione di Esmeralda si aggrava ulteriormente quando la ragazza, non riuscendo a sopportare le torture cui è sottoposta e convinta che Phoebus sia morto, confessa di aver ucciso il capitano, in complicità col demonio. Frollo, durante un colloquio in carcere con Esmeralda in cui le confessa di essere lui l’assassino di Phoebus, le offre la libertà in cambio però dei suoi favori. Esmeralda rifiuta sdegnata e viene condotta al patibolo.
Durante il corteo dell’esecuzione, Quasimodo riesce a rapire l’amata e a condurla a Notre-Dame, sul cui suolo vige il diritto d’asilo. Qui Quasimodo ha modo di dimostrarle la propria bontà d’animo, ignota a tutti per il mutismo e la vita ritirata condotta dal gobbo, che protegge pure Esmeralda dagli assalti di Frollo. Qualche giorno dopo, una gran folla di zingari capitanata da Clopin si ritrova davanti alla cattedrale per chiedere la grazia della zingara. Quasimodo però, credendo che la manifestazione sia a favore dell’esecuzione (né potendo intendere le richieste degli zingari),getta piombofuso dall’alto della chiesa; il re invece ordina di sedare la rivolta e di uccidere la zingara, considerata ormai da tutti una strega. L’esercito assale così la folla di zingari che viene decimata (tra di essi, cade pure Clopin), mentre Frollo, grazie ad un travestimento, fa fuggire nuovamente Esmeralda con una barca sulla Senna. Lì l’arcidiacono le rivela la sua vera identità e le ribadisce la sua offerta per ottenere la libertà, ma, dato che Esmeralda rifiuta nuovamente, egli la consegna alle guardie. In prigione Esmeralda incontra una prostituta la quale, vedendo una scarpa da neonato che la zingara tiene con sé, la riconosce come la figlioletta che tanti anni addietro gli zingari le hanno rapito. Tuttavia, neppure gli sforzi della madre appena ritrovata riescono a salvare Esmeralda, che viene impiccata. Anche la madre, nel tentativo di salvarla, muore.
Intanto Frollo osserva l’esecuzione dall’alto di Notre Dame; Quasimodo, sentendo l’uomo ridere mentre Esmeralda muore, lo butta giù dalla torre. Mentre Phoebus, ripresosi dalla pugnalata, combina un matrimonio di convenienza, il cadavere di Esmeralda viene gettato nelle fosse comuni. Quasimodo si sdraia accanto a lei e si lascia morire al suo fianco.

CAST

Quasimodo: Giò Di Tonno
Esmeralda: Lola Ponce
Frollo: Vittorio Matteucci
Gringoire: Matteo Setti
Clopin: Leonardo Di Minno
Febo: Graziano Galatone
Fiordaliso: Tania Tuccinardi
Corpo di Ballo: Mino Viesti, Emilio Caruso, Giampiero Giarri, Antonio Balsamo, Renato Capalbo, Danilo Picciallo, Rimi Cerloj, Giuseppe Marino, Luca Calzolaro, Beatrice Zancanaro, Martina Rochetti, Khimei Farias, Serena Origgi, Marta Marino, Sonia Picone, Laura Gallinella, Silvia Rizzo
Acrobati: Alberto Poli, Andrea Neyroz, John Mirco Cruz, Alessandro Sbardella, Matteo Paternosto, Ivan Trimarchi, Maciej Talik
Breakers: Carlos “Salo” Suarez, Fabio Labianca, Pasquale “Paco” Fortunato.

Per godervi Notre Dame de Paris prenotate una camera presso il B&B Night & Day. Posto di fronte allo Stadio San Vito Marulla, ad appena 20 metri, è garanzia di riservatezza, tranquillità e comfort. Per info e prenotazioni telefonate al 3278517000

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Alarico a cavallo, tra Crati e Busento il mito rivive

Alarico, Re dei Visigoti, sempre più icona e simbolo della città di Cosenza, ha da poco una sua statua, denominata “Alarico a cavallo”, che è stata collocata dall’amministrazione comunale, presso la confluenza dei fiumi Crati e Busento, leggendaria sede della tomba in cui si narra sia sepolto Alarico insieme ai suoi inestimabili tesori, frutto principalmente del colossale sacco di Roma. La nuova attrazione turistica, voluta fortemente dal sindaco Mario Occhiuto, mira a completare una sorta di itinerario volto a ripercorrere non solo le gesta di Alarico quanto a renderlo fulcro centrale di una strategia turistica della quale, la città dei Bruzi, pare stia traendo indubbi benefici. Cosenza si conferma città del turismo, anche nell’attesa che la sua candidatura a Capitale della Cultura 2018 venga confermata. Soprattutto dopo il tam tam mediatico legato all’operazione Tesoro di Alarico rimbalzato sulle testate di tutto il mondo, dalla BBC al Telegraph. Una copertura che ha suscitato la curiosità degli stranieri, e non solo, che raggiungono il capoluogo bruzio per seguire le tracce della leggendaria tomba del re dei visigoti che, dopo oltre 1500 anni, è ancora capace di affascinare e attrarre. È grazie proprio ad Alarico – oltre che all’abate Gioacchino da Fiore – se Cosenza, capoluogo di provincia calabrese, viene menzionata nei libri di storia internazionale.

Per prenotare una camera presso il B & B Night & Day di Cosenza telefona al 327 85 17 000.

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Giusy Versace e Raimondo Todaro – Con la testa e con il cuore si va ovunque

Giusy Versace e Raimondo Todaro a Cosenza per AircIl 21 ottobre 2016 alle ore 21:00, presso il Teatro Alfonso Rendano di Cosenza, andrà in scena un  godibile spettacolo tratto dall’autobiografia di Giusy Versace e nato dall’incontro della campionessa paraolimpica con il maestro di ballo Raimondo Todaro nel corso della trasmissione Rai “ Ballando con le stelle “ che li ha consacrati vincitori dell’edizione 2014. Uno spettacolo appassionante che ripercorre il dramma vissuto dall’artista a soli 28 anni ed il suo percorso di risalita verso una nuova vita, la sua nuova vita è appunto il sottotitolo del libro edito da Mondadori. Nuovi obiettivi da raggiungere che grazie allo sport ed in seguito ai ritmi della danza, la Versace racconta sul palcoscenico del Teatro Rendano, insieme alla forza e all’energia di coloro che le sono stati accanto, la famiglia e gli amici di sempre. Ospite della serata il cantante Daniele Stefani, interprete del singolo “Un giorno d’amore” (Sony Music), presente nel film Gomorra e reduce dal Festival di Sanremo con la canzone “Chiaraluna”. Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Cosenza, dal Coni e dal Comitato italiano Paralimpico Calabria ed organizzato in collaborazione con Piano B – Event Project Management. L’incasso sarà interamente devoluto a sostegno della ricerca oncologica.

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Chi è di scena 2016

Chi e di scena 2016 a castrolibero cosenza anfiteatro vincenzo tieriLa rassegna denominata “Chi è di scena” nella nuova edizione 2016 ci regala spettacoli di grande interesse. Anche quest’anno la città di Castrolibero ed in particolare l’Anfiteatro Vincenzo Tieri accoglieranno artisti di primaria grandezza. Dopo Donatella Rettore, protagonista di una serata indimenticabile impreziosita da musica di qualità, il 30 agosto andranno in scena due ballerini già noti al grande pubblico, Raimondo Todaro e Francesca Tocca, freschi e pimpanti protagonisti della commedia musicale scritta da Salvatore Giordano “Il Grande Gershwin” liberamente ispirata alla vita del grande compositore statunitense George Gershwin, autore di indimenticabili successi degli anni ’20 e ‘30 quali “Un americano a Parigi“, “Rapsody in Blue“, “Summertime” e l’opera “Porgy and Bess“. Da molti considerato il padre del musical a stelle e strisce Gershwin compose innumerevoli brani utilizzati sia nei film che in televisione, e molti sono diventati dei classici jazz immortali, registrati in numerose varianti. Il 2 settembre alle ore 21:00, invece, si ride con la simpatica commedia “Talk & Show, una lunga storia d’attore” con il mitico Gianfranco D’Angelo e il talentuoso Demo Mura. La trama è brillante e divertente, esattamente come i protagonisti di questa gustosa commedia sospesa a metà tra passato e presente. Si parla dell’incontro tra due artisti di generazioni diverse ma che rivivono, sullo stesso palco, la loro “Lunga storia d’Attore”. Gianfranco D’Angelo e Demo Mura, si alternano in scena contemporaneamente, come conduttori, comici, spalla, complici l’uno dell’altro, interagendo però con il pubblico, che si sente partecipe a tal punto, da trasformare la coppia in un trio. Infine, il 5 settembre sarà la volta di Pippo Franco, meraviglioso protagonista della commedia “Brancaleone e la sua Armata, il lato tragicomico dell’esistenza umana”. La commedia racconta di Brancaleone che, di ritorno dalla Terra Santa dove ha combattuto quella che lui definisce la sua ultima battaglia, chiede ospitalità ad un clerico eremita, uomo colto ed esperto cerusico al servizio del Vescovo di Trani”. Una settimana tutta da gustare e da vivere all’insegna della spensieratezza e del buonumore. Anche quest’anno “Chi è di scena” mantiene le promesse e, di anno in anno, migliora un cartellone sempre ricco di eventi di grande qualità.

Per goderti gli spettacoli regalandoti momenti di relax, programma un soggiorno presso il B&B Night & Day di Cosenza situato a pochi passi dall’Anfiteatro Vincenzo Tieri di Castrolibero.

Per info e prenotazioni telefonare al 327 8517000

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Settembre Rendese 2016

settembre rendese 2016 Carboni Teocoli JannuzzoIl Settembre Rendese, come ogni anno, propone eventi di grande richiamo con artisti di grande spessore. Questa nuova edizione non fa certo eccezione. Teo Teocoli, Gianfranco Jannuzzo e Luca Carboni sono i primi tre nomi annunciati dagli organizzatori.

L’edizione 2016 vedrà un gradito ritorno in quel di Rende dell’istrionico attore tarantino di nascita ma per metà calabrese (i genitori sono di Reggio calabria ed ha vissuto in riva allo Stretto per i primi 5 anni della sua vita) e milanese di adozione, Teo (all’anagrafe Antonio) Teocoli! Sono passati 6 anni da quando il buon Teo ha calcato il palcoscenico del Teatro Garden. Era il 2 febbraio del 2010 e le due repliche del suo “Dal Derby al Nuovo” fecero registrare il tutto esaurito raccogliendo ottimi giudizi da un pubblico quantomai divertito. Il suo fu un viaggio tra i paradossi della comicità che incantò una platea entusiasta di applaudire le performance del one man show, a volte nei panni di Celentano, altre nei panni di Felice Caccamo o Maurizio Costanzo. La lista è lunga. La duttilità ed abilità di Teocoli sono garanzia di qualità e c’è da giurarci, anche questa volta saprà deliziarci e ci regalerà una bella serata all’insegna dell’allegria.

Il teatro d’autore ha, invece, il volto di Gianfranco Jannuzzo. La sua ultima apparizione in Calabria è più recente, infatti, abbiamo avuto modo di ammirarlo, insieme a Deborah Caprioglio, il 20 marzo del 2015 nel corso dello spettacolo intitolato “É ricca, la sposo, l’ammazzo” andato in scena al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza. Jannuzzo interpretò la parte di uno scapolo d’oro che, in seguito al depauperamento delle proprie ricchezze, decise di abbandonare temporaneamente il suo status e di ammogliarsi con la goffa ma ricca Caprioglio, appassionata di insetti, con l’obiettivo di ucciderla e di ereditare i suoi averi al fine di ritornare ad essere un single ricco in grado di godersi la vita.  Una divertente commedia liberamente ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Matthau, e al racconto di Jack Richtie che fece registrare un ottimo successo in termini di pubblico e critica.

Infine, ma non per ultimo in ordine di importanza, il concerto di Luca Carboni. Il cantautore bolognese si è sempre distinto per il carattere intimista e riflessivo dei suoi testi. La sua musica d’autore fa breccia nel cuore e nelle coscienze dei propri fans già a partire dal 1987 allorquando “Silvia lo sai” raccontò il dramma di un amore adolescenziale travolto dalla droga e “Farfallina” delineava i contorni di un profondo bisogno di amare che fece sognare milioni di adolescenti. L’elenco dei successi discografici è lungo, citiamo per tutti, ad esempio, i brani “Ci vuole un fisico bestiale” e “Mare mare” o i più recenti “Luca lo stesso“, “Bologna è una regola” ed “Happy“, quest’ultimo brano è stato utilizzato come colonna sonora dall’emittente televisiva Sky Sport per il Campionato europeo di calcio 2016.

Al fine di agevolare la fruizione degli eventi in programma il Bed and Breakfast Night & Day di Cosenza, situato nelle immediate vicinanze di Rende, ha realizzato due pacchetti speciali per soggiornare presso la propria struttura usufruendo di tariffe agevolate. L’offerta, valida nei due fine settimana relativi allo svolgimento degli spettacoli (Venerdì 16 e Sabato 17 settembre 2016 – Venerdì 23 e Sabato 24 settembre 2016), prevede una sistemazione in camera matrimoniale o doppia, per 2 persone e per 2 notti, prima colazione inclusa, con il 15% di sconto sul normale prezzo di listino. La medesima offerta e per le stesse date è estesa anche agli ospiti singoli con sistemazione in camera doppia uso singola, prima colazione inclusa, con uno sconto pari al 10% sul prezzo di listino.

Per info e prenotazioni telefonare al 327 8517000.

(In fase di prenotazione specificare il nome dell’offerta: SPECIALE SETTEMBRE RENDESE)

 

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Cosenza la Dotta potrebbe essere Capitale Italiana della Cultura 2018

Cosenza al tramontoChi la volle fondata dal figlio d’Ercole Brezio, il Barrio ne assegnò il merito agli Enotri, Gregorio De Lauro agli schiavi dei Lucani, certo è che la teoria più accreditata resta, a tuttoggi, quella del geografo greco Strabone secondo la quale Cosenza ebbe origine nel IV secolo a.C. ad opera dei Brettii (i romani li ribattezzarono, in seguito, Bruzi), un popolo di rozzi pastori che viveva intorno alle foreste della Sila. Accresciutisi per le continue immigrazioni di altre genti, essi fondarono una capitale dei vari popoli confederati. La città nata da quel consenso fu chiamata, appunto, Consentia. Senza soffermarci troppo sulle varie dominazioni, guerre e guerriglie che contraddistinsero la storia della città, poniamo l’accento sul periodo forse più lungo ed oscuro che visse Cosenza, come, del resto, tutto il Regno di Napoli, a partire dal XVI secolo, contraddistinto dalla dominazione degli Spagnoli. Cosenza decadde dal punto di vista economico e politico, ma grazie all’umanista Aulo Giano Parrasio si risollevò dal punto di vista culturale. Nel 1511 venne istituita l’Accademia che, centro di studi classici, riunì la migliore intellettualità della provincia, da Galeazzo di Tarsia ai fratelli Bernardino e Coriolano Martirano. Nel 1535 Carlo V, di ritorno dalla spedizione di Algeri, soggiornò a Cosenza, accolto dal Sindaco dei Nobili don Ferrante Bernaudo. Le solenni accoglienze prestate all’imperatore attestarono la viva presenza di architetti, pittori e umanisti locali. Erano infatti gli anni in cui le maestranze della Valle del Crati sperimentavano le loro capacità artistiche nei quartieri patrizi dei Padolisi e della Giostra Vecchia. Nel 1586 iniziò a diffondersi il pensiero innovatore di Bernardino Telesio che, nel “De rerum natura juxtapropria principia” apriva moderni orizzonti alla ricerca scientifica. L’Accademia (una delle primissime fondate in Europa), ribattezzata dal critico Sertorio Quattromani “Accademia Cosentina”, decaduta dopo la morte del proprio fondatore, fu riaperta da Telesio e da quel momento detta “Accademia Telesiana”. Alla morte del filosofo, all’Accademia dette impulso proprio il Quattromani e successivamente, nel 1591, l’arcivescovo Camillo Costanzo, da cui assunse il nome di “Accademia dei Costanti”. Nel 1649, per iniziativa dell’arcivescovo Giuseppe Sanfelice, venne fondata l’Accademia dei Negligenti che, tuttavia, si spense già nel 1660 alla morte del suo promotore. Cosenza diede illustri natali anche ad Antonio Serra, pioniere della moderna economia politica, gli scienziati Tommaso Cornelio e Marco Aurelio Severino, il teorico dell’Arcadia Gian Vincenzo Gravina. Nel 1756 venne fondata, dall’amico del Metastasio Gaetano Greco, l’Accademia dei Pescatori Cratilidi che riunì, tra gli altri, Luigi Maria Greco, Giuseppe Spiriti e Francesco Saverio Salfi.L’Accademia Cosentina riprese la propria attività nel 1895, dopo una lunga decadenza, grazie all’impulso del filosofo Bonaventura Zumbini. Negli stessi anni, Pasquale Rossi pubblicava i suoi primi studi di psicologia sociale. Nel corso del periodo fascista, la cultura non conformista spiccò grazie al giornalismo polemico di Antonio Chiappetta e umoristico di Michele De Marco finché il regime non riuscì ad imbavagliare la stampa, grazie ad una censura feroce, attorno al 1925. Nel 1979 viene emanato dal governo un decreto che designò Cosenza quale sede di una struttura nazionale bibliotecaria. Ad oggi, Cosenza, detta “La Dotta”, è tra le 21 città italiane in predicato di conquistare il prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2018.  
Come nelle precedenti edizioni, la Capitale Italiana della Cultura 2018 riceverà dal Governo un contributo pari a un milione di euro per la realizzazione del progetto proposto. “Le esperienze finora realizzate” ha dichiarato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, “da quella in corso a Mantova fino alla prossima di Pistoia, dimostrano come il titolo di Capitale Italiana della Cultura sia in grado di mettere in moto un meccanismo di progettazione virtuosa e di promozione delle città, coinvolgendo tutte le realtà economiche e sociali dei territori e rafforzando il concetto di Italia museo diffuso”. Un interessante video realizzato nel 2015 dall’emittente televisiva cosentina “Ten” (che vi proponiamo in calce a questo articolo), delinea i tratti di questa meravigliosa città della cultura attraverso il racconto di illustri personaggi, figli di questa terra, quali lo storico e scrittore Coriolano Martirano, lo storico Luigi Bilotto, il Professore Leopoldo Conforti, ex docente del Liceo Classico Bernardino Telesio e l’Architetto Fulvio Terzi.


Cosenza, città della cultura. Visitala per respirarne la storia e carpirne l’essenza. Organizza un viaggio di piacere nell’accogliente scenario della città dei Bruzi. Prenota una camera nel nostro B & B e goditi un soggiorno di vero relax.

Per prenotare una camera presso il B & B Night & Day di Cosenza telefona al 327 85 17 000.

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A Cosenza amichevole internazionale Crotone – Atletico Madrid presso lo stadio San Vito Marulla

Crotone - Atletico Madrid
Crotone – Atletico Madrid

É ufficiale! Sabato 6 agosto 2016, presso lo stadio San Vito – Marulla di Cosenza, alle ore 20:00 andrà in scena un’amichevole internazionale prestigiosa tra il Crotone, neopromosso in serie A e l’Atletico Madrid vice campione d’Europa guidato da Mister Simeone. A distanza di 6 anni lo stadio San Vito – Marulla torna ad ospitare il grande calcio internazionale. Il 24 luglio del 2010 calcarono il prato del San Vito, Juventus e Lione al cospetto di quasi 25.000 spettatori assiepati in ogni ordine di posti. Era la Juve di Del Neri. I bianconeri si imposero per 2-1. Dopo essere passati in svantaggio ad opera di Ederson che trasformò un calcio di rigore, quelli che oggi sono pentacampioni d’Italia ribaltarono il risultato grazie ad una prodezza di Del Piero e dell’ottimo Pepe, ben imbeccato da un illuminato Diego. Indimenticabile la standing ovation attribuita dai tifosi presenti sugli spalti al Lione, nel corso del riscaldamento prepartita. Piacevolmente colpiti dalla calda e cordiale ospitalità, i trasalpini risposero con un lungo applauso a sugellare quella che fu una bellissima serata di sport ed amicizia. La città di Cosenza ospitò degnamente l’evento ricevendo il ringraziamento e il plauso della società bianconera. Questo precedente è un buon viatico affinché il 6 agosto prossimo ci si possa divertire ad assistere ad un grande evento sportivo che da lustro a tutta la Calabria oltre che a Crotone e Cosenza. Intanto, in concomitanza dell’annuncio ufficiale da parte della società FC Crotone inerente l’evento di sabato sera, i Colchoneros hanno ufficializzato l’acquisto di Kevin Gameiro, campione in carica in Europa League con il Siviglia. Chissà che non si possa avere la fortuna di vederlo in campo già al San Vito – Marulla di Cosenza a sfidare gli Squali dello Jonio? É previsto il tutto esaurito visto e considerato che non solo i tifosi del Crotone invaderanno la città dei Bruzi ma ci si aspetta una massiccia presenza di tifosi oltreché Cosentini anche provenienti dal resto della Calabria. Se vuoi seguire comodamente  Crotone – Atletico Madrid senza arrivare all’ultimo minuto, trafelato e senza l’assillo di dover ripartire subito dopo la partita, rilassati presso la nostra struttura, situata di fronte allo stadio San Vito – Marulla di Cosenza e prenota subito una camera presso il nostro Bed & Breakfast telefonando al 327.85.17.000. Il B & B Night & Day di Cosenza ti aspetta.

Locandina Crotone Atletico Madrid