I cuddruriaddri (detti anche cullurialli) sono leccorniose ciambelle fritte (dolci o salate) tipiche del periodo natalizio. A Cosenza si preparano per lo più dalla vigilia dell’Immacolata in poi e per tutto il periodo natalizio, anche se a nessuno è vietato prepararli in qualsiasi periodo dell’anno per godere appieno della loro bontà!
INGREDIENTI:
- 1 Kg di farina “00”
- 400 gr di patate lesse
- 13 gr di lievito di birra
- 15 gr di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 450 ml di acqua
- olio per fritture
- (per la versione dolce: zucchero semolato)
Per prepararli lavate le patate, lessatele, schiacciatele con lo schiacciapatate e lasciatele raffreddare in una ciotola a temperatura ambiente senza mescolarle.
Sistemate la farina a fontana sulla spianatoia o in una capiente ciotola, aggiungete al centro le patate, il lievito di birra sciolto in poca acqua prelevata dal totale, il sale e lo zucchero.
Iniziate a mescolare aggiungendo il resto dell’acqua poco alla volta e poi impastate a mano sulla spianatoia. La quantità di acqua è indicativa, dovete ottenere un impasto che possa essere maneggiato ma molto morbido, quindi regolatevi man mano che aggiungete l’acqua.
Formato un panetto mettetelo in una ciotola unta con olio, fate una croce, coprite con canovaccio umido e sistematelo in un luogo caldo e senza correnti, l’ideale sarebbe nel forno con la luce accesa. Lasciate lievitare un paio di ore.
Prelevate circa 100 grammi di impasto (ungetevi le mani perché è piuttosto appiccicoso) e arrotolate i panetti tra le mani delicatamente. Sistemate le palline sulla spianatoia infarinata, copritele con un canovaccio e lasciate lievitare ancora un’ora. Passato il tempo, mettete a scaldare abbondante olio in una padella capiente e profonda. Quando avrà raggiunto la temperatura giusta prendete un panetto alla volta e fategli un buco al centro con le dita, formando una ciambellina, quindi via via tuffatele nell’olio caldo. Non ne mettete troppe, un 4-5 alla volta, non di più, altrimenti l’olio si raffredda con la conseguenza di cuddruriaddi troppo intrisi di olio.
Quando un lato sarà dorato girateli e fateli dorare anche dall’altro, quindi toglieteli con un mestolo forato e fateli asciugare su carta assorbente.
I cuddruriaddri sono buonissimi già così ma si possono anche farcire, in questo caso (l’impasto è lo stesso ma cambiano nome, non si chiamano più cuddruriaddri ma vecchiarelle) non fate il buco ma prima di iniziare a friggere appiattite delicatamente i panetti e farciteli con un filetto di acciuga ed un pezzetto di caciocavallo, richiudeteli a mezzaluna e sigillateli bene affinché in frittura non esca il ripieno.