Gli Albanesi del Pollino e della Sila Greca da Saracena ad Acri

Enclave saracena da cui il nome, Saracena ha origini bizantine. Vi sono i ruderi del castello e diverse chiese da visitare. É uno dei “comuni albanesi” della provincia e si ricorda per il caratteristico vino passito “moscato di Saracena”.

Altomonte (nella foto – tra i borghi più belli d’Italia) è posto ai piedi del Pollino e si affaccia sulla Piana di Sibari. Presenta una pianta medievale con case antiche ornate da portali in pietra dei seicento e dell’ottocento. Sulla cima della parte antica del paese, trovasi la trecentesca chiesa di Santa Maria della Consolazione dalla tipica architettura angioina e con l’omonimo museo in stile gotico. Nei pressi trovasi il castello normanno e l’ex convento di San Francesco da paola. La torre normanna (torre Pallotta) ospita la Pinacoteca. L’artigianato del metallo, della terracotta e dei tessuti viene ancora praticato. Fu probabilmente roccaforte saracena fino al 1352 visto il nome che mantenne: “Brahalla”. Anch’essa di etnia albanese, Altomonte viene detta “la città delle spose” per l’ospitalità e l’accoglienza che viene data agli sposi e ai loro invitati. In estate si svolgono numerose iniziative e festival musicali oltre a celebrarsi il primavera la Gran Festa del Pane.

Spezzano Albanese fu fondato dai profughi albanesi nel cinquecento; ne conserva l’idioma, le tradizioni, il folklore. Posta nella Piana di Sibari presenta una necropoli dell’età del ferro ed uno stabilimento termale. Le produzioni agricole sono rinomate.

San Marco Argentano è posta in posizione elevata quindi strategica: ospita, infatti, ricche e imponenti testimonianze delle fortificazioni normanne. Numerose le chiese e l’abbazia con vari stili e rimaneggiamenti ma ricche di opere d’arte marmoree e lignee.

Bisignano si affaccia sul fiume Crati ed è alle propaggini della Sila Greca. Famosa per la storica famiglia di liutai De Bonis e per i palazzi dei San Severino. Presenta forse il centro storico tra i meglio conservati della regione con il Duomo di epoca cristiana e chiese ricche di opere d’arte in termini di tele e sculture anche lignee.

Famosa per la produzione dei fichi, Luzzi è costituita da numerose frazioni (viene detta “i Luzzi”). Ospita l’Abbazia Cistercense della Sambucina risalente al 1166 e numerose chiese con arredi sacri ed opere d’arte interessanti. Molto vivace è il costume folkloristico delle donne, abbondante di ricami e merletti artigianali, come spesso frequente nei paesi arbereshe.

Acri è ridente vallata agricola con un grande e interessante centro storico ricco di chiese meta di pellegrinaggio e ricche di opere d’arte. Vi è un museo di arte contemporanea. Sono caratteristici tra i dolci i cosiddetti “mìnni ì mònaca”.