Chiesa dello Spirito Santo

Chiesa dello Spirito SantoLa Chiesa dello Spirito Santo, ubicata nell’omonima piazza, si compone di una navata centrale e di una piccola navata destra. Un tempo ne esisteva una terza (quella sinistra) poi demolita per consentire l’ampliamento della strada che portava alla “castagna”. Di pregio il portale in pietra, datato 1585 e realizzato per volere di Antonio Belmusto. Elegante il sistema trilitico che riquadra l’arcata su piedritti: le paraste scavate vengono ribattute all’esterno e sostengono un alto architrave dalle raffinate cornici.

Entrando, una a destra e l’altra a sinistra, si trovano due acquasantiere nere a forma di conchiglia, sulla parete sinistra, è custodito un dipinto raffigurante San Giuda, realizzato da Giovanbattista Santoro nel 1882 e, proseguendo avanti, un dipinto che raffigura San Filippo Neri, sovrastati entrambi da due piccole finestre ad unghia. Sulla volta della navata centrale è presente un affresco che raffigura la Discesa dello Spirito Santo di S. Tancredi del 1953. Nella piccola navata laterale, sono visibili degli stucchi alle pareti e sulla volta e due altari; uno con la statua del Cuore di Gesù e l’altro con la statua del Cristo. Nella zona del presbiterio troviamo l’altare maggiore sovrastato da un crocifisso ligneo seicentesco. Sulla mensa è un grande tabernacolo. Il paliotto è decorato da un motivo ad urna ornato al centro da un rilievo a forma di stemma che include un lavoro a traforo in lamina metallica con una stella ad otto punte e al centro una piccola croce stilizzata. A destra dell’altare una porticina che porta alla sagrestia e sulla sinistra una che porta alla zona delle campane.

Sulla volta della zona che sovrasta l’altare ci sono due tele, a destra, una che riproduce San Francesco di Paola con lo stemma della famiglia Monaco (felino su fondo azzurro e fascia rossa) del XVIII e a sinistra dipinto di ignoto del XIX secolo su cui è efigiato San Giuseppe. Nelle quattro lunette della volta sopra l’altare, affreschi dei quattro evengelisti (Matteo rappresentato insieme all’animale con la faccia umana, Marco rappresentato insieme alla testa del leone, Luca rappresentato insieme alla testa del toro e Giovanni rappresentato insieme alla testa dell’aquila.

Fonte: Itinerari culturali della provincia di Cosenza di Luigi Bilotto

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