Sulla Catena Paolana, spicca Aiello Calabro caratterizzato dal quattrocentesco castello normanno nonostante le origini greche. Da visitare le chiese di San Giuliano, di Santa Maria maggiore, di Santa Maria delle Grazie, i settecenteschi palazzi del centro storico. Si ricorda la produzione, l’affumicamento e la salatura dei prosciutti oltre che la caratteristica produzione e lavorazione dei fichi.
Il comune di Lago, risalente all’anno mille vanta una interessante chiesa in stile gotico. Rinomata come quasi tutto il comprensorio vicino, la produzione di fichi e la relativa lavorazione.
Fiumefreddo Bruzio è un’autentica città medievale ove sembra di tornare indietro nel tempo. Mura maestose, antichi palazzi e chiese fanno da cornice all’antico castello La Valle che conserva le mura dipinte da Salvatore Fiume. É considerato uno dei borghi più belli d’Italia.
Paola è famosa per aver dato i natali a San Francesco ed ospita l’antico santuario (nella foto) edificato a partire dal quattrocento e la nuova moderna chiesa. Tra boschi ameni e corsi d’acqua si snoda il “sentiero dei miracoli” un percorso le cui tappe sono i luoghi degli eventi miracolosi del Santo. A poca distanza dal mare, per il quale è anche rinomata stazione balneare, la cittadina presenta numerose chiese di vari stili ed epoche a partire da quella bizantina.
Fuscaldo è di antiche origini, con i resti di Palazzo Spinelli, la cinta muraria, i palazzotti nobiliari anche in stile napoletano e la chiesa matrice.
Cetraro prende il nome dalle coltivazioni di cedro ancora praticate (Citrarium). La sua bellezza attirò il corsaro Barbarossa che la rase al suolo nel 1534. Fu ricostruita sullo sperone roccioso sul quale si erge e dal quale è visibile il bianco e lungo arenile dal quale è possibile raggiungere le suggestive grotte marine. Da visitare le chiese di San Benedetto, del Ritiro, di San Francesco. Da gustare, oltre ai dolciumi e ai canditi di cedro, le “sarde alla cetrarese” condite con la menta.
Diamante è a Sud del Golfo di Policastro ed è arroccata su uno sperone roccioso ed è conosciuta per la rinomata vocazione turistico-balneare e per essere diventata una pinacoteca all’aperto grazie ai numerosi murales del centro storico. Sono visibili i resti della costiera “Torre del diamante” e si può visitare la “grotta dei fossili”. Vi si coltiva il cedro, da cui si ricavano marmellate e bevande. A Diamante, inoltre, vi è la sede dell’Accademia nazionale del peperoncino.